Eccoci ancora insieme, sono Valentina!
Purtroppo siamo già all'ultima puntata della rubrica che ho progettato durante i mesi estivi, quando ho avuto il piacere di affiancare la Margì nel suo meraviglioso lavoro!
Durante il mio stage ho creato tre tour speciali e il più dettagliati possibile, da fare in autonomia con i tuoi amici o con la tua famiglia! Considerali come una vera e propria guida da salvare e portare con te quando deciderai di partire alla scoperta del territorio!
Come dicevo, questo è l'ultimo post di una rubrica che ha trovato spazio sul blog della Margì per tre mercoledì, con altrettanti percorsi da fare in Città o in provincia di Bergamo, quando ti andrà.
E allora perchè parliamo di domenica?
Abbiamo scelto #domenicavadoa perchè è la frase che diciamo ai colleghi in ufficio prima di salutarli il venerdì alle 17, perchè è il messaggino in whatsapp che mandiamo all'amica prima di aggiungere "vuoi venire?", perchè ci piace pensare che questi luoghi siano l'alternativa giusta alle domeniche nei centri commerciali! La scorsa settimana ti ho accompagnato in visita a tre chiese contemporanee di Bergamo! Se hai perso la seconda puntata, puoi recuperarla qua! Mentre la prima puntata era dedicata al Romanico ad Almenno, e la trovi qui! Ora sono prontissima a portarti nuovamente in viaggio con me... Ah, prima di scoprire il nostro ultimo percorso, ricordati, se ci andrai, di inserire l'hashtag #domenicavadoa nei tuoi post: io e la Margì siamo curiosissime di vedere i tuoi meravigliosi scatti! Buon viaggio e buona esplorazione!
..Romano di Lombardia!
INIZIAMO SUBITO CON UNA CURIOSITÀ..
Lo sai che i Veneziani avevano ipotizzato di costruire delle Mura attorno a Romano invece che attorno al colle di Bergamo? Romano infatti avrebbe potuto difendere meglio i territori della Serenissima trovandosi sul confine col Ducato di Milano, ma alla fine, nel 1561 i Veneziani optarono per Bergamo! Creeranno comunque ben due progetti per Romano, ma purtroppo non verranno mai realizzati: il borgo conserverà così intatta la sua anima medievale!
IL PERCORSO ATTRAVERSO ROMANO DI LOMBARDIA
Segui questa mappa: troverai il percorso che ti porterà prima a camminare lungo antichi fossati e mura medievali. Poi entrerai a poco a poco nel cuore del Borgo, passando per portici e piazze stupende. Infine ti soffermerai di fronte a palazzi, chiese e castelli dal fascino infinito! Si parte!
SI PARTE: IN VIAGGIO LUNGO ANTICHI FOSSATI
Il tour inizia in Piazza Fiume, dove puoi lasciare la macchina.
Da qui, ti consiglio di incamminarti lungo il viale alberato: stai percorrendo l’antica cerchia di mura che proteggeva il borgo, motivo per cui i Romanesi chiamano il viale “Le Cerchie”.
Il terreno sotto i tuoi piedi era una volta il lembo di terra che divideva i due fossati che proteggevano il borgo assieme alle mura. Ancora oggi alla tua sinistra puoi vedere un piccolo canale, ma immagina che una volta l’acqua scorreva da entrambe le parti!
LE PORTE DI ROMANO
Le mura, abbattute nel 1821 per permettere l’espansione del borgo, si innalzavano alla tua destra ed erano scandite da porte e postazioni di vedetta.
Svolta a destra in via Bartolomeo Colleoni e vedrai davanti a te Porta Brescia, l’unico tratto di cinta muraria rimasto.
Porta Brescia
Le porte d’accesso al borgo erano tre e prendevano il nome dalle città a cui conducevano: Porta Brescia a est, Porta Crema a sud, Porta Bergamo a nord.
Può sorprenderti l’assenza di una quarta porta a ovest, che avrebbe dovuto chiamarsi “Porta Milano”, ma ricordati che il Ducato di Milano era il “nemico” da cui difendersi e non verso cui aprire una porta. Porta Brescia è l’unica sopravvissuta all’abbattimento delle mura: poiché era crollata e poi ristrutturata nel 1807, si decise di non abbatterla visto che era praticamente “nuova”.
IL NOSTRO VIAGGIO CONTINUA TRA I PORTICI E LE PIAZZE DEL RICCO BORGO DI ROMANO DI LOMBARDIA!
Oltrepassa la Porta ed entra nel borgo: subito sulla destra troverai l’Elfodeco, un negozio dall’atmosfera fiabesca dove trovare bellissime idee regalo e oggetti personalizzabili: dacci un’occhiata, merita!
SPLENDIDI PORTICI..
La via, intitolata a Bartolomeo Colleoni, è fiancheggiata sulla destra dai Portici “della Misericordia”: è infatti il Colleoni, grande condottiero bergamasco al servizio della Serenissima, a far costruire i portici nel 1469 per affittarli e avere così delle rendite importanti per il Consorzio della Misericordia Maggiore, da cui i portici prendono il nome.
Ancora oggi composti da 16 campate (ciascuna corrispondente a una bottega al piano terra e un’abitazione al primo piano) erano perfetti per accogliere i commercianti con le loro famiglie.
I portici terminano all’incrocio con un’altra via, perpendicolare a via Colleoni, dove si apre la grande piazza di Romano.
Uno sguardo sui portici di Romano di Lombardia
Sembra quasi di essere all’incrocio tra un cardo e un decumano, ma non ti dimenticare che Romano non ha origini romane, ma medievali: è fondata nel 1171 per accogliere gli abitanti in fuga da Rumano Vetere, città di origine romana ad alcuni chilometri di distanza che era stata assediata e rasa al suolo da Federico Barbarossa.
.. E MERAVIGLIOSE PIAZZE!
Eccoti nella piazza centrale di Romano, centro religioso e politico del borgo fin dal Medioevo: noterai subito infatti la grande chiesa parrocchiale e il Palazzo della Comunità.
I due edifici sono affiancati, che rarità rispetto a tante piazze italiane dove invece si fronteggiano! Condividevano persino il campanile, che annunciava con rintocchi diversi messe e discorsi del podestà: una dimostrazione di come potere politico e religioso convivessero piuttosto pacificamente!
Il palazzo comunale, detto anche “della Ragione”, era il luogo dove si amministrava la giustizia e dal terrazzino centrale si affacciava il podestà per parlare al popolo.
Il Palazzo della Ragione
Il palazzo risale al XIII secolo: ce lo svela la tecnica usata per costruire i suoi muri alternando ciottoli di fiume a mattoni e tipica di questo secolo.
Tra le formelle in cotto che decorano gli archi, si nascondono delle figure: cerca una piccola faccina sorridente e un cavallino, forse la firma del signor Cavalli, produttore dei mattoni dell’edificio.
Sotto i portici del palazzo, si trova uno strano blocco di marmo, soprannominato il “banco del pesce”: è forse ciò che resta di un antico capitello di Rumano Vetere, usato appunto dai pescivendoli durante i ben tre mercati settimanali che si svolgevano a Romano ai tempi della Serenissima.
Infatti, grazie alla posizione strategica del borgo, gli abitanti di Romano erano esentati da numerose tasse, cosa che favorì enormemente il commercio e la ricchezza del borgo.
ALLA SCOPERTA DELLE CHIESE DI ROMANO DI LOMBARDIA
LA CHIESA PARROCCHIALE DI ROMANO DI LOMBARDIA
Nel Settecento, il campanile condiviso da chiesa e comune viene abbattuto per la ricostruzione della chiesa parrocchiale, progettata da Gian Battista Caniana, architetto e intarsiatore romanese.
La chiesa parrocchiale di Romano di Lombardia
Entra nella chiesa, neoclassica in facciata ma molto barocca all’interno, per scoprire le numerose opere d’arte che contiene!
Cerca il paliotto ligneo realizzato sempre dal Caniana: se lo trovi aperto potrai scoprire che è ispirato alla Crocifissione di Tintoretto per la Scuola grande di San Rocco a Venezia. Nella cappella a sinistra del presbiterio, trovi l’Ultima Cena del Moroni: la nostra Margì te lo racconta qui. Ammira ora l’altare maggiore: è di Giacomo Quarenghi, artista bergamasco che diventerà l’architetto della zarina Caterina II di Russia.
L'Ultima Cena di Giovan Battista Moroni
LA BASILICA DI SAN DEFENDENTE E LA CHIESA "DELLA GROTTA"
A Nord della chiesa parrocchiale si apre una piccola piazzetta, su cui si affacciano altre due chiese: Romano era decisamente molto devota! Si tratta della Basilica di San Defendente e della Chiesa “della Grotta” (Beata Vergine di Lourdes), dalla facciata in mattoni.
La prima venne edificata a inizio Cinquecento in seguito all’apparizione di San Defendente a un becchino romanese, che lo pregava di allontanare l’epidemia di peste dalla città.
All’interno è totalmente affrescata e ricca di opere d’arte.
L'interno della Basilica di San Defendente
La seconda è invece di inizio Novecento ed è dedicata alla Madonna di Lourdes, motivo per cui all’interno era stata ricostruita una grotta artificiale simile a quella delle apparizioni di Lourdes.
La facciata della Chiesa "della Grotta"
TERMINA IL VIAGGIO AMMIRANDO PALAZZI E CASTELLI!
PALAZZO RUBINI
Prendi la via principale del borgo, lasciandoti le chiese sulla destra e, dopo una serie di portici, gira a sinistra in via Comelli Rubini.
Sulla destra, ti troverai di fronte a un palazzo neoclassico: la facciata riprende quella di un tempio greco, aperta su un piccolo cortile con una fontana. Si tratta di Palazzo Rubini, dimora di Gian Battista Rubini, importante tenore romanese della prima metà dell’Ottocento che cantò nelle maggiori capitali europee.
Una parte del palazzo è un museo dedicato alla sua vita, ma raramente è aperto.
La facciata di Palazzo Rubini
Osserva il frontone, il triangolo con cui termina la facciata: Rubini è rappresentato assieme alla moglie, Adelaide Comelli, anch’essa cantante lirica.
LA ROCCA DI ROMANO DI LOMBARDIA
In fondo alla via vedrai apparire la Rocca di Romano, punto principale del sistema difensivo della città. Era posizionata a Nord-Ovest, per proteggere il lato cittadino verso Milano. Entra attraverso il ponte in pietra e ti ritroverai nella Corte Grande.
La Rocca di Romano di Lombardia
Prova a sbirciare tra le inferriate se riesci anche a trovare la piccola Corte delle Prigioni, che fino al XVII secolo era allagata per impedire la fuga dei prigionieri rinchiusi nella torre.
Sulla corte grande si affaccia la sala di rappresentanza del potere militare, con tre grandi finestre trilobate e tra di esse l’affresco del leone alato di San Marco, simbolo della Serenissima Repubblica Veneta. Cammina attorno alla Rocca: su un lato, vedrai una struttura rettangolare sporgente: si tratta del gabinetto dei soldati, che scaricava direttamente nel fossato!
L'affresco del leone alato di San Marco
Addossata alla torre c’è una piccola loggetta, realizzata da Bartolomeo Colleoni per rendere più gradevole la Rocca quando vi risiedette con la sua famiglia per alcuni mesi.
Il dettaglio della loggia realizzata da Bartolomeo Colleoni
CONTINUA LA VISITA DI ROMANO DI LOMBARDIA QUI!
Se hai carica ed energia da vendere puoi continuare la visita e scoprire nuovi luoghi di Romano!
Puoi visitare il MACS, Museo di Arte e Cultura Sacra, non lontano dalla piazza principale: conserva opere di pregio di proprietà della parrocchia.
Una sala del MACS
Hai raggiunto Romano in bici? Puoi fare un giro nel Parco del Serio: la ciclabile inizia da Seriate e, costeggiando il fiume, continua fino a Crema, passando per Romano di Lombardia.
E DOPO LA VISITA, DOVE ANDIAMO A MANGIARE?
Piatti tipici, cucina spartana o locale chic tra reperti archeologici? Scegli il tuo ristorante preferito!
Trattoria Baroni: cibo tipico bergamasco, in ambiente amichevole da trattoria tra amici.
Golosa Alchimia: taglieri di salumi e formaggi in un locale elegante ma alla mano.
Caffè Rubini: di fronte a Palazzo Rubini, vi accoglierà con un incantevole bancone d’epoca.
Se sei disposto a spostarti in macchina e regalarti un pranzo di classe, ti consiglio il Convento dei Neveri: il convento fu edificato sulle fondamenta di un villaggio romano e la chiesetta ad esso collegata presenta resti di murature romane e altomedievali.
COME ARRIVARE A ROMANO DI LOMBARDIA?
Treno, autobus o macchina? Scegli il tuo mezzo più comodo!
Treno: prendi il treno da Bergamo verso Treviglio; qui cambia prendendo i treni regionali diretti a Verona Porta Nuova o Brescia (..attenzione alla coincidenza che spesso si rischia di perdere!). Controlla gli orari qui.
Bus : Linea R che collega Bergamo (stazione autolinee) a Soncino. Scendi alla Stazione di Romano (circa 45 minuti di viaggio). Controlla gli orari qui.
Forse il mezzo più comodo è la macchina: puoi parcheggiare in Piazza Fiume (a pagamento solo giorni feriali), vicino alla stazione o lungo il viale “delle Cerchie”.
INFINE, UN FUMETTO PER APPROFONDIRE LA STORIA DI ROMANO!
Ti consiglio la lettura di questo fumetto di Silvia Carminati: "Bello ed ameno borgo. Romano di Lombardia: un’incredibile storia con illustrazioni semiserie". Un bellissimo strumento per continuare la ricerca di curiosità e storie su questo meraviglioso borgo bergamasco!
Conoscevi Romano di Lombardia? Io pochissimo e non vedo l'ora di tornarci! Grazie per avermi seguita in queste settimane alla scoperta di tre luoghi ricchi di fascino!
Sono stata felicissima di poterti accompagnare in questi meravigliosi percorsi, e chissà che non ci sentiremo presto per altre nuove avventure insieme! Se ti è piaciuta la nostra rubrichetta, o se hai commenti, aggiunte, domande o dubbi qui puoi raccontarmi tutto! Infine, se conosci qualcuno a cui potrebbe interessare, inoltragli questo post! Oppure il mio consiglio è sempre di iscriversi alla newsletter della Margì sul suo sito: www.nadiamangili.com! Non so te, ma io #domenicavadoa.. Vieni anche tu!?
Riferimenti fotografici
Porta Brescia (http://bassabergamascaorientale.it/punti-di-interesse/edifici-storici/portici-medievali/)
Il Palazzo della Ragione (http://bassabergamascaorientale.it/punti-di-interesse/edifici-storici/palazzo-della-ragione/)
L'Ultima Cena di Giovan Battista Moroni (https://it.wikipedia.org/wiki/Ultima_cena_(Giovan_Battista_Moroni)#/media/File:Moroni_-_Ultima_cena.jpg)
L'interno della Basilica di San Defendente (ParrocchiaRomanodiLombardia.it)
La facciata della Chiesa "della Grotta" (www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/31811/Chiesa+della+Beata+Vergine+di+Lourdes)
La Facciata di Palazzo Rubini (fedemaina via Instagram)
La Rocca di Romano di Lombardia; Il dettaglio della loggia realizzata da Bartolomeo Colleoni (http://bassabergamascaorientale.it/punti-di-interesse/castelli/castello-di-romano/)
L'affresco del leone alato di San Marco (Milanofotografo.it)
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